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Mi chiamo Antonia, per gli amici Anto, sono innanzitutto una mamma ma sono anche impiegata di patronato.
Lavorando a contatto con mamme, papà e famiglie mi sono resa conto di quanto la burocrazia può non essere interpretata e conosciuta a pieno.
Il mio obiettivo è quindi rendere la burocrazia più semplice e far conoscere a più genitori possibili i loro diritti e i loro benefici a livello economico.

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Mi presento, sono Chiara, mamma di Adele e Elena, e odontoiatra infantile. Dopo aver iniziato la mia professione, ho subito capito, come la mia vocazione fosse la cura delle persone, e il connubio con la maternità e il mio animo rimasto un po’ bambino, mi hanno portato a dedicarmi esclusivamente all’odontoiatria infantile, perciò ai bambini e alle loro famiglie, e sopratutto alla prevenzione!

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Ciao,
sono Giulia, una frizzante “non-più-giovane” donna e mamma, di indole    positiva. Ho una formazione legale e dopo una serie di esperienze lavorative in studi nazionali e internazionali ho deciso di aprire il mio studio, cercando di conciliare casa e lavoro, avendo spesso la sensazione di essere un’equilibrista. Non mi tiro mai indietro se mi propongono una nuova meta o sfida ed il mio obiettivo è supportare in maniera completa e costante privati e imprese.

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Sono Giada, sono la mamma di Vittoria e Lorenzo ma sono anche una fotografa professionista. Ho iniziato ad appassionarmi alla fotografia sin dalla tenera età, il regalo più bello mai ricevuto? Avrò avuto otto anni, alla Comunione, una macchina fotografica tutta mia, un’analogica Olympus con cui mi divertivo a ritrarre amici e parenti e penso fosse stata anche l’incubo di mia mamma perchè poi il compito di portare a sviluppare il rullino era il suo e puntualmente il fotografo mi regalava una nuova pellicola e ricominciavo a scattare! Poi nei primi anni 2000 o forse proprio in quell’anno mio papà ha acquistato una cosa mai vista, avanguardia pura per le comuni famiglie in quegli anni, una macchina fotografica digitale, un sogno poter scattare, cancellare, correggere, ri-scattare, così infinite volte e i miei genitori hanno ancora appeso ad una parete un ritratto che feci a mia sorella quando andava alla scuola materna! Insomma sono sempre stata attratta dal creare ricordi, e sono sempre stata affascinata dai ricordi altrui, dalle storie di famiglia che mia nonna mi raccontava quando aprivamo la scatola delle sue fotografie e dalle storie delle famiglie che oggi trovano spazio davanti al mio obiettivo.

Ma la mia “storia d’amore” con la fotografia non è stata sempre così costatante, a volte ho dovuto lasciare da parte la passione per portare avanti il dovere, mia mamma è sempre stata una grande fan del posto fisso, per lei era inconcepibile che io potessi dedicarmi ad un’attività tutta mia, indipendente e soprattutto artistica e mio compagno la pensava esattamente allo stesso modo. Per fortuna il mio papà è sempre stato pronto a sostenermi, a supportare ogni mia scelta e a ha sempre avuto una parola di incoraggiamento o un consiglio pronto per essere usato. La preziosa presenza di mio papà unite alla mia caparbietà hanno reso possibile quello che per me era un grande desiderio, fare della mia passione la mia professione.

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